28 aprile 2014

Paperino e l'elefante

Tratto dal nº 35 del 5 settembre 1976 del Giornalino.



In un ironico intervento di Alfredo Castelli, raccolto dai membri dell’Inducks italiano (il gruppo che si occupa di catalogare tutti i fumetti disneyani prodotti in Italia), si legge:

«L’unico particolare che mi ricordo è quello che segue. La premessa è che se c’è una cosa che da sempre detesto sono le riunioni in cui si cincischia e non si conclude nulla. Non sono un efficientista: semplicemente me ne andrei a spasso, o a dormire, o a far altro. Nel ’76, non ricordo per quali giri, mi convocarono alla McCann-Erickson (mi pare: il nome dell’agenzia dev’essere segnato sulle tavole) per parlare di una possibile pubblicità a fumetti del dentifricio Paperino’s. Iniziò così una riunione-fiume con i rappresentanti del cliente per stabilire quale personaggio inventare come testimonial. Un dentista? Un ortaggio animato? Uno spazzolino vivente? E via dicendo per ore, senza cavare un ragno dal buco. A un certo punto, quando l’orchite stava per ghermirmi, ho commentato, tanto per dire qualcosa: "E’ ovvio che Paperino sarebbe il protagonista più adatto, ma se non se ne parla evidentemente la Disney non ha concesso i diritti per utilizzarlo. Come mai?" Sorpresa generale: "Paperino?" "Già, potrebbe essere un’idea". Morale, e incredibile a dirsi, nessuno aveva pensato di utilizzarlo. La scelta fu approvata e nacque quella serie di gag di cui non sono particolarmente orgoglioso; inoltre si confermò un mio atteggiamento (già allora maturato da tempo) se non proprio ostile comunque di forte sospetto nei confronti dei pubblicitari.»

Nessun commento: